**Sintesi:** In una recente email dell'Ufficio per la Gestione del Personale degli Stati Uniti (OPM) diretto da Elon Musk, è stato chiesto ai dipendenti federali di riassumere i loro risultati settimanali, con risposte che potrebbero essere analizzate da un sistema AI per valutare la necessità del lavoro. L'email, emessa poco dopo che Musk ha commentato sui social media riguardo ai dipendenti che ignorano tali richieste, affermava che la partecipazione era obbligatoria ma non menzionava la minaccia di dimissioni per chi non rispondeva. Tuttavia, OPM ha poi chiarito che le risposte erano volontarie e non indicavano lo stato occupazionale. Musk ha espresso frustrazione per le reazioni negative ricevute riguardo all'email e ha suggerito che un follow-up potrebbe portare a licenziamenti per coloro che non rispondono.

Sebbene l'email iniziale abbia affrontato critiche da parte di sindacati e dipendenti, l'ex presidente Trump l'ha sostenuta, affermando che avrebbe aiutato a identificare i non performer nelle posizioni governative. Molti enti federali hanno istruito i loro dipendenti a non rispondere alla direttiva a causa della sua natura sensibile, mentre altri hanno incoraggiato la conformità. L'approccio di Musk rispecchia la sua gestione in Twitter, dove ha anche implementato valutazioni delle prestazioni rigorose dopo massicci licenziamenti. Inoltre, i rapporti hanno evidenziato le sfide in corso all'interno dell'amministrazione, incluso il reinserimento di alcuni dipendenti dopo i licenziamenti in ruoli essenziali, un segnale di potenziali errori operativi legati alle misure di riduzione dei costi di Musk. È stata emessa anche un'ingiunzione federale per limitare l'accesso di Musk a sistemi sensibili del Tesoro a causa della non conformità ai protocolli di sicurezza.