Il blog di Microsoft Advertising ha recentemente pubblicato un post su come ottimizzare i contenuti per le Risposte di Ricerca con AI. Mi è sembrato insolito che questo argomento fosse apparso sul blog di Microsoft Advertising piuttosto che su quello di Bing Search, perché (a) si tratta di un blog incentrato sulla pubblicità, e (b) l’autore, Krishna Madhavan, fa parte del team di Bing, non del team dedicato agli annunci. Il post, intitolato "Ottimizzare i tuoi contenuti per l'inclusione nelle Risposte di Ricerca con AI, " affronta come strutturare i contenuti, usare i schema, evitare errori comuni, tecniche di scrittura e altro ancora. Il blog spiega che una differenza fondamentale tra la ricerca tradizionale e quella con AI risiede nel modo in cui i contenuti vengono presentati nei risultati. Come viene affermato, “Nella ricerca tradizionale, la visibilità significa apparire in una lista di link ordinati.

Nella ricerca con AI, la classifica avviene ancora, ma è meno incentrata sull'ordinamento delle pagine intere e più su quali pezzi di contenuto ottengono un posto nella risposta finale. ” L’autore nota anche: “Gli assistenti AI non leggono una pagina dall’alto verso il basso come farebbe una persona. Suddividono i contenuti in pezzi più piccoli e usabili — un processo chiamato parsing. ” Conclude con alcuni punti chiave: - La SEO tradizionale rimane fondamentale: assicurarsi che i contenuti siano facilmente indicizzabili, con metadati corretti e link interni solidi. - Strutturare efficacemente i contenuti: usare schema, intestazioni chiare e layout modulari. - Scrivere in modo chiaro: mantenere precisione nel linguaggio, nel contesto e nella punteggiatura. - Rendere le risposte facilmente estrapolabili: adottare formulazioni concise, autoesplicative, in liste, Q&A e tabelle. Ancora una volta, ciò che mi sembra strano è che tutto ciò sia stato pubblicato sul blog dedicato alla pubblicità.