Se il CEO di Nvidia Jensen Huang fosse di nuovo uno studente, sfrutterebbe l’intelligenza artificiale generativa per costruirsi una carriera di successo. “La prima cosa che farei è imparare l’AI, ” ha detto Huang in un episodio di gennaio del programma “Huge Conversations” con Cleo Abram, facendo riferimento a strumenti come ChatGPT, Gemini Pro e Grok. “Imparare a interagire con l’AI è molto simile a essere qualcuno abile nel fare domande, ” ha aggiunto. “Suggerire all’AI di rispondere nel modo giusto è molto analogo. Non puoi semplicemente fare domande a caso. Utilizzare l’AI come assistente richiede competenza e arte nel modo di stimolarla. ” Immagina di essere un imprenditore e qualcuno ti chieda: “ Parlami della tua attività?” Potresti sentirti confuso, poiché il lavoro è complesso e una domanda così generica è difficile da rispondere. Ma se chiedessero: “Puoi spiegare i primi passaggi per avviare un negozio online?” puoi offrire una risposta più specifica e utile. Lo stesso principio vale per l’AI. Per fare domande più mirate, considera il chatbot come un bambino, scrive Kelly Daniel, direttrice delle prompt di Lazarus AI, per CNBC Make It a febbraio. “Stai parlando con un bambino intelligente che vuole piacerti e seguire le tue istruzioni, ” ha spiegato Daniel. “Ma questo bambino non conosce tutti i dettagli del tuo compito o della tua attività.

Manca di contesto ed esperienza, quindi spetta a te fornire quelle informazioni di background. ” Ha consigliato di organizzare le proprie richieste in modo chiaro e conciso, affinché l’AI possa generare risposte migliori. Suddividere le istruzioni in elenchi o passaggi è più facile da capire per il modello rispetto a lunghi paragrafi. Includere esempi di ciò che desideri è anche utile. Seguendo il consiglio di Daniel, un prompt efficace potrebbe essere: Devo tenere un discorso principale alla conferenza annuale della mia azienda. Voglio che suoni come Bill Gates nei primi giorni di Microsoft. Il discorso dovrebbe: - Congratularsi con il team per il primo trimestre di successo. - Riconoscere i nostri progressi in strategia di marketing e media. - Presentare nuovi obiettivi di produttività e motivare i dipendenti a raggiungerli. La prospettiva di Huang si manifesta in un momento in cui l’uso dell’AI tra i giovani americani è ancora relativamente basso—solo l’11% di quelli tra 14 e 22 anni dichiara di usare l’intelligenza artificiale generativa una o due volte alla settimana, secondo un rapporto del 2024 della Harvard Graduate School of Education, di Common Sense Media e di Hopelab. Tuttavia, entro il 2030, il 70% delle competenze richieste in molte professioni potrebbe evolversi a causa della tecnologia AI, secondo il rapporto “Work Change 2025” di LinkedIn. Padroneggiare i prompt dell’AI—e migliorare le capacità di formulare domande in generale—rimarrà prezioso per gli anni a venire, quindi gli studenti dovrebbero dedicare tempo a svilupparle indipendentemente dal percorso professionale che sceglieranno, ha sottolineato Huang. “Se fossi uno studente oggi, che si tratti di matematica, scienze, chimica o biologia—o qualsiasi campo scientifico o professionale—mi chiederei: ‘Come posso usare l’AI per svolgere meglio il mio lavoro?’” ha detto. Se stai cercando una nuova carriera che paghi di più, offra flessibilità o ti dia soddisfazione, dai un’occhiata al nuovo corso online di CNBC, “Make a Powerful Career Change and Land a Job You Love”. I docenti esperti ti guideranno attraverso strategie di networking, riadattamento del curriculum e transizioni sicure verso il lavoro dei tuoi sogni.