Gli Stati Uniti sono vicini a finalizzare un accordo preliminare con gli Emirati Arabi Uniti (EAU) che consentirebbe agli EAU di importare fino a 500. 000 dei più avanzati chip AI di Nvidia ogni anno a partire dal 2025. Questo accordo mira a potenziare significativamente lo sviluppo dei data center e l'infrastruttura tecnologica degli EAU. Secondo due fonti informate, il draft dell'accordo potrebbe coinvolgere anche importanti aziende tecnologiche come Oracle per aiutare ad espandere le capacità dei data center negli EAU, riflettendo una crescente collaborazione tra USA e EAU nel progresso tecnologico e infrastrutturale. Sebbene siano stati fatti dei progressi, l'accordo rimane preliminare con negoziati in corso che affrontano aspetti di conformità regolamentare e interessi reciproci. L'impegno dell'amministrazione Biden sottolinea una strategia più ampia volta a rafforzare le partnership tecnologiche e a mantenere la leadership degli Stati Uniti nell'innovazione AI. Questo accordo in evoluzione segue le recenti restrizioni statunitensi sull'export di chip avanzati di IA e semiconduttori, progettate a tutelare la sicurezza nazionale pur bilanciando priorità economiche e strategiche. Storicamente, l'ex presidente Donald Trump aveva anche cercato di rafforzare le relazioni tecnologiche e commerciali tra USA e EAU, coinvolgendo aziende come Qualcomm, evidenziando l'importanza duratura della cooperazione bilaterale nelle tecnologie emergenti in un contesto geopolitico in cambiamento.
I chip AI al centro di questo accordo sono tra i processori di fascia più alta di Nvidia, essenziali per il machine learning, l'analisi dei dati e applicazioni AI avanzate. Attualmente, la maggior parte di questi chip di produzione statunitense viene usata domesticamente o soggetta a rigide normative di esportazione. Il Dipartimento del Commercio degli Stati Uniti svolge un ruolo cruciale nel regolamentare queste esportazioni, garantendo che tecnologie sensibili non arrivino a rivali o adversari, permettendo al contempo una cooperazione internazionale legittima. Per quanto riguarda gli EAU, il fondo sovrano di Abu Dhabi, strettamente legato alla famiglia reale, collabora attivamente con investitori e aziende tecnologiche statunitensi per promuovere innovazione e diversificazione economica. Oltre alla vendita di chip, l’accordo preliminare mira a incentivare iniziative congiunte di ricerca, sviluppo e deployment di AI, tra cui potenziali joint venture e hub di innovazione, a beneficio di entrambe le economie e rafforzando la loro posizione nel panorama globale dell’AI. Una fonte ha sottolineato che la quantità di chip proposti per l’export è senza precedenti, segnalando i piani ambiziosi degli EAU di accelerare la trasformazione digitale, consolidare il loro status come hub tecnologico regionale e contribuire ai progressi mondiali nell’AI. In sintesi, l’accordo preliminare quasi finalizzato che permette agli EAU di importare 500. 000 chip Nvidia avanzati di AI ogni anno dal 2025 rappresenta una partnership strategica tra USA e EAU focalizzata su innovazione, crescita economica e leadership tecnologica. Pur rimanendo soggetto a negoziati e approvazioni regolamentari in corso, questa potenziale intesa costituisce un traguardo importante nella collaborazione tra le due nazioni nello sviluppo di infrastrutture di intelligenza artificiale e dati.
Accordo preliminare tra USA e Emirati Arabi Uniti per l'esportazione di 500.000 chip AI Nvidia all'anno a partire dal 2025
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