Le azioni di Alphabet e Apple sono scese mercoledì dopo le dichiarazioni di Eddy Cue, responsabile dei servizi di Apple, il quale ha espresso la sua convinzione che i motori di ricerca alimentati dall'intelligenza artificiale¹ alla fine sostituiranno i motori di ricerca tradizionali come Google, ha riportato Bloomberg. Cue ha menzionato piani per integrare servizi di ricerca basati sull'intelligenza artificiale provenienti da aziende come OpenAI, Perplexity e Anthropic come opzioni future all’interno del browser Safari di Apple, secondo quanto riportato. Il dirigente di Apple stava testimoniano in un tribunale federale di Washington nell’ambito della causa in corso del Dipartimento di Giustizia contro Alphabet. L’anno scorso, un giudice della Corte Distrettuale degli Stati Uniti ha stabilito che Google aveva dominato illecitamente il mercato della tecnologia pubblicitaria, e attualmente il giudice sta decidendo quali sanzioni o azioni correttive imporre al colosso delle ricerche. Un aspetto chiave del caso riguarda la pratica di Google di pagare ai fornitori di piattaforme, tra cui Apple, per assicurarsi lo status di motore di ricerca predefinito sui loro dispositivi. Questa causa, insieme a eventuali rimedi conseguenti, rappresenta una minaccia per l’attività pubblicitaria altamente redditizia di Google, contribuendo a una diminuzione di oltre il 7% delle azioni di Alphabet mercoledì. Tuttavia, la causa presenta anche dei rischi per Apple. Secondo quanto riferito, Google paga ogni anno ad Apple miliardi di dollari — fino a 20 miliardi nel 2022, secondo le testimonianze del processo — per essere il motore di ricerca predefinito su iPhone.

Questa accordo si rivela molto redditizio per Apple ed è importante per Google mantenere un volume di ricerche e basi utenti elevati. Le azioni di Apple sono diminuite del 2% durante la sessione di mercoledì. Le dichiarazioni di Cue hanno sollevato dubbi sulla futura stabilità di questa relazione. Ha indicato una preferenza affinché Google rimanga il motore di ricerca predefinito di Safari, ma ha anche riconosciuto preoccupazioni riguardo la possibile perdita della quota di ricavo derivante dal loro accordo, causando apparentemente notti insonni. Inoltre, Cue ha osservato che le ricerche effettuate su Safari sono diminuite per la prima volta ad aprile, attribuendo questa diminuzione all’aumento dell’uso di alternative di ricerca basate sull’intelligenza artificiale, secondo quanto riportato.