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May 22, 2025, 4:18 a.m.
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Surge AI affronta una causa collettiva per la classificazione errata dei contrattisti durante l'addestramento dell'IA

Surge AI, una società di formazione nell'ambito dell'intelligenza artificiale, si trova ad affrontare una causa legale che la accusa di aver classificato erroneamente come liberi professionisti i contractor assunti per migliorare le risposte di chat del software AI utilizzato da alcune delle principali aziende tecnologiche mondiali. La class action proposta sostiene che gli “annotatori di dati” impiegati da Surge AI per garantire che sistemi avanzati di intelligenza artificiale gestiti da Meta e OpenAI generassero risposte testuali accurate e simili a quelle umane siano stati volutamente classificati come liberi professionisti, rifiutando loro così i benefici destinati ai dipendenti. La causa, depositata lunedì, è promossa dalla cittadina californiana Dominique DonJuan Cavalier II e rappresentata dallo studio legale di interesse pubblico Clarkson.

Essa asserisce che lui e altri annotatori di dati siano stati costretti a sottoporsi a formazione non retribuita e a rispettare scadenze quasi impossibili, portando a una riduzione dei loro compensi. Secondo l'accusa, Surge AI con sede a San Francisco, nota anche come Surge Labs, e le sue controllate “hanno trafinato enormemente deliberatamente evitando di pagare salari e benefici ai lavoratori che svolgono compiti essenziali che costituiscono il pilastro dell’attività dei Defendants”. Surge AI non ha risposto alla richiesta di commento. Mentre negli ultimi anni le aziende di formazione di dati per l’IA sono state criticate per il maltrattamento dei lavoratori all’estero, in paesi come il Kenya, con la crescita rapida del settore dell’IA si sono sempre più manifestate lamentele di lavoratori anche in California e negli Stati Uniti in generale. Sono state depositate cause simili contro Scale AI, una società di training AI più grande che impiega una vasta base di contractor per addestrare tecnologie AI per clienti tra cui OpenAI, Google e il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Secondo Crunchbase, Surge AI avrebbe raccolto circa 25 milioni di dollari. Nel frattempo, Reuters riferisce che Scale AI punta a una valutazione fino a 25 miliardi di dollari in una potenziale offerta pubblica. A dicembre, il querelante Steve McKinney, residente a Newbury Park e assunto dalla controllata di Scale AI Outlier AI come “tasker”, ha intentato causa contro l’azienda, sostenendo di aver ricevuto promesse di 25 dollari all’ora, ma di aver ricevuto solo una parte di tale importo. La causa sostiene anche che i lavoratori che hanno contestato le pratiche di pagamento tramite la piattaforma di messaggistica Slack sono stati improvvisamente rimossi dall’app; anche questa causa è stata presentata dallo studio legale Clarkson, con sede a Malibu. A gennaio, i contractor di Scale AI hanno presentato una seconda causa, accusando di essere stati costretti a rivedere immagini graphic e disturbanti, “immagini depravate”, che hanno causato loro distress emotivo, inclusi disturbi da stress post-traumatico e altri danni psicologici correlati.



Brief news summary

Surge AI, una società con sede a San Francisco che addestra sistemi di intelligenza artificiale per grandi aziende tecnologiche come Meta e OpenAI, si trova ad affrontare una causa collettiva che la accusa di aver classificato erroneamente i lavoratori come autonomi, negando loro benefici da dipendenti. La causa, intentata dalla parte civile Dominique DonJuan Cavalier II e rappresentata dallo studio legale di interesse pubblico Clarkson, sostiene che gli annotatori di dati abbiano subito formazione non retribuita e limiti di tempo irrealistici, riducendo così il loro salario. Surge AI è accusata di trarne profitto evitando di pagare salari e benefici adeguati. Cause simili hanno colpito Scale AI, una società più grande che si occupa di formazione di IA e serve clienti come OpenAI, Google e il Dipartimento della Difesa degli Stati Uniti. Scale AI, attualmente in cerca di una valutazione fino a 25 miliardi di dollari, si trova a dover affrontare diverse cause legali per disparità salariali e supporto insufficiente ai lavoratori esposti a contenuti traumatici. Questi casi evidenziano crescenti preoccupazioni sulle pratiche lavorative nel settore dell’IA in espansione negli Stati Uniti e oltre.
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